VOLEVA DIVENTARE MONACA, A TERNI TROVA L’AMORE

Era venuta a Terni dalla Polonia per entrare in un monastero di clausura e nella città di San Valentino ha trovato l’amore.

Sembra un romanzo, e invece è la storia di Agnieszka Florek, venticinque fra una settimana, studentessa di teologia all’Università di Varsavia, che fino a un anno e mezzo fa era convinta che nel suo futuro ci sarebbero state le grate del convento di Colleluna e che invece, inaspettatamente, proprio a pochi metri dal chiostro ha incontrato l’anima gemella.

Capelli biondi, occhi chiari, bellezza semplice e sguardo austero, Agnieszka sembra davvero il ritratto di santa Chiara, e per seguire le sue orme aveva deciso di lasciare il suo paese per venire in Italia, visto che in Polonia non esistono monasteri che seguono la regola della santa di Assisi.


Agnieszka arriva a Terni la prima volta nell’aprile del 2002 e soggiorna per una settimana la monastero di Colleluna. “Ovviamente – racconta – una delle prime cose che ho visitato a Terni è stata la Basilica di San Valentino. Ricordo bene quando mi fermai a pregare davanti alla tomba: chiedevo a Valentino di aiutarmi a trovare l’amore, ma in quel momento io pensavo all’amore di Cristo”.


Il soggiorno ternano conferma una scelta maturata nel coso di tutta la giovinezza, e alla fine di giugno Agnieszka ritorna in città, questa volta per un mese, per imparare la lingua italiana prima dell’ingresso in monastero, previsto per l’anno successivo.

 

“Le suore hanno trovato una famiglia disposta ad ospitarmi per tutto quel periodo. Il problema è che io non parlavo una parola di inglese e in italiano sapevo dire solo ‘non ho bisogno di niente grazie!’. Eppure è proprio in quel contesto famigliare un po’ improbabile che arriva il colpo di fulmine, con il più giovane della famiglia, che – per ironia della sorte – per molti anni aveva meditato sull’idea di diventare frate francescano. “Sembra impossibile a crederci, ma davvero quando ci siamo scambiati il primo sguardo ci siamo come riconosciuti. Devo dire che in quei giorni ho scoperto che l’amore ha veramente un linguaggio universale. Parlavamo due lingue diverse, comunicavamo a gesti o attraverso il vocabolario, eppure ci capivamo alla perfezione. I doni di Dio a volta giungono davvero inaspettati”.


Insomma un destino travolgente, consumatori all’ombra di San Valentino ma anche a quella di San Francesco. “Quando sono in Italia torniamo sempre ad Assisi, anche perché io sto scrivendo la tesi su Santa Chiara, mentre lui, che studio Storia Medievale, la sta preparando su San Francesco”.

 

E nel futuro cosa c’è? “Per ora ci vediamo più o meno ogni due mesi. Io vengo in Italia ogni volta che posso e cerco di fermarmi il più possibile. Lui le ferie se le fa tutte in Polonia”.

 

Naturalmente si sta già pensando al matrimonio, forse fra un anno. Ma se sarà in Italia o in Polonia ancora non è stato deciso. Intanto Agnieszka sta già pensando ad un nuovo viaggio a Terni nei prossimi giorni, per festeggiare insieme tre ricorrenze: a suggellare infatti un destino comune, c’è il fatto che i due innamorati sono nati entrambi nel mese di febbraio, pochi giorni dopo la festa di San Valentino.

(da Il Giornale dell’Umbria del 14 febbraio 2004)

 

Precedente PUNTATA 77 Successivo GIOVANNI ALLEVI, IL CONCERTO SI TRASFORMA IN UN EVENTO